MEMENTO MORI ANGELO PIANGENTE
MEMENTO MORI ANGELO PIANGENTE
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Scultura in metallo dorato su base in marmo secondo Nicolas Blasset (scultore francese 1600 - 1659)
Il piccolo putto seduto, con il piede sinistro in avanti, si appoggia ad un teschio, simbolo dell'ineluttabilità della morte, e regge una clessidra, evocando il volo del Tempo. Ricorda ai fedeli la necessità di prepararsi alla morte temendo Dio e rispettando i suoi Comandamenti. La vanità, come genere artistico, rappresenta il simbolo dell'impertinenza umana secondo la massima “vanità delle vanità, tutto è vanità” ci dice l'Ecclesiaste (re Salomone).
Nicolas Blasset, originario di Amiens, proviene da una stirpe di scultori, dai quali ha imparato l'arte della scultura. Architetto e scultore ordinario del re, si dedicò esclusivamente all'arte religiosa.
PERIODO : XIX secolo
DIMENSIONE : 11 cm x 12 cm
DIMENSIONE : 4,3 X 4,7 pollici
Memento mori , espressione latina che significa "ricorda che morirai", sono oggetti o opere d'arte pensati per ricordarci la fragilità della vita e l'inevitabilità della morte. Utilizzati fin dall'antichità, questi simboli furono particolarmente apprezzati in epoca medievale e barocca. Li troviamo sotto forma di teschi, clessidre, candele spente o fiori appassiti, a sottolineare la caducità del tempo. Queste rappresentazioni, spesso macabre, invitavano alla riflessione spirituale e morale, incoraggiando le persone a vivere una vita virtuosa.
