Santa Bonnette

Bonnette, guardiana di oche, durante l'invasione normanna del IX secolo, avrebbe salvato la città di Brivas. Una mattina, mentre attraversava l'Allier per recarsi a Brioude, rimase sorpresa nel vedere arrivare i Barbari che la interrogarono sulle sue intenzioni e dove stesse andando. Bonnette ammette di essersi recata a Brioude per visitare la tomba di Ste Julien. Convinti che non avrebbero avuto nulla da temere da quella gracile creatura, i Normanni la lasciarono andare, facendole giurare di non rivelare a nessuno il loro sbarco. Bonnette presta giuramento ma immagina un trucco per dare l'allarme senza essere spergiuro. Se ne va e, avvicinandosi a Brioude, comincia a chiamare le pietre che si trovano sul suo cammino, gridando "Péïra, peïra, y te dize que l'eneme z'y dien la vidzéïra!" » (Pierre, Pierre, vi dico che il nemico è nel corpo di guardia).

I Brivadoi inizialmente pensano che la pastorella di Alvier sia impazzita, ma vedendo la sua ostinazione nel ripetere queste parole con timore, finiscono per comprendere l'avvertimento. Chiudono le porte della città. I Normanni non tardarono ad arrivare ma trovarono la città in stato di difesa e fallirono nel loro intento subendo una crudele sconfitta.

In ricordo di questo evento, i Brivadoi vollero manifestare la loro gratitudine alla pastorella di Alvier ma quest'ultima, disprezzando gli onori del mondo, decise di donarsi a Dio attraverso la vita contemplativa.

Lasciò il suo villaggio natale e si ritirò a Brioude dove morì in giovane età.

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