L'incensiere è un recipiente utilizzato nella liturgia cristiana per bruciare l'incenso aromatico sparso sui carboni accesi. Gli incensieri in terracotta o metallo erano ampiamente usati in Egitto, nelle antiche civiltà del Medio Oriente, inclusi gli ebrei, e nel mondo classico. Poiché erano destinati principalmente al culto religioso, e soprattutto ai riti funerari, furono spesso oggetto di impegno artistico. Le forme erano varie. Sono noti sia un recipiente aperto con manico o catene per il trasporto, sia un recipiente chiuso con aperture che permettono la fuoriuscita del fumo.
Le prime tracce dell'uso dell'incensiere da parte dei cristiani risalgono al IV secolo, quando l'imperatore romano Costantino lo avrebbe donato alla chiesa di San Giovanni in Laterano a Roma. Tuttavia, avevano solo lo scopo di profumare la chiesa. Il primo uso strettamente liturgico in Occidente risale al VII secolo, quando le striglie venivano utilizzate nei gesti rituali di onore del vescovo e del libro dei Vangeli. Nel corso dei secoli l'incensiere cristiano ha assunto varie forme artistiche, spesso riccamente ornate. Aperta o chiusa, si indossa solitamente per mezzo di tre o quattro catenelle fissate ad un anello centrale. Nelle liturgie orientali l'incensiere ha un ruolo molto più importante che in quelle occidentali.